Automotive, Uliano: “Stop al motore endotermico richiede scelte industriali precise”

Il segretario della Fim Cisl: "Giorgetti convochi subito tavolo del settore”

Con il voto del parlamento europeo sullo stop ai motori endotermici non è più rinviabile una politica che metta in atto risorse e investimenti per consentire la trasformazione industriale del settore e soprattutto la sua sostenibilità sociale”. Lo ha detto ieri sera il segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano commentando in una nota la decisione dell’europarlamento di bandire la vendita di auto nuove a benzina e diesel dal 2035. Uliano sarà in Basilicata il prossimo 21 giugno per partecipare a Matera ad una consiglio generale aperto della Fim lucana proprio sulle questioni che interessano il settore automotive.

“Se vogliamo evitare contraccolpi gravissimi in termini di licenziamenti e la distruzione di un settore industriale fondamentale per il nostro Paese – ha detto Uliano – ora il Governo deve rendere disponibile per le imprese del settore, da subito, gli investimenti di 8 miliardi stanziati con il fondo dell’automotive e insediare un apposito comitato scientifico che indirizzi le politiche di vantaggio nei settori strategici della mobilità del futuro.

Gli incentivi all’acquisto dei veicoli sostenibili, recentemente deliberati dal governo italiano per i prossimi tre anni, sono necessari ma non devono prosciugare le risorse indispensabili ad accompagnare la fase di transizione. Chiediamo pertanto l’immediata convocazione del tavolo ministeriale dell’automotive. È fondamentale non perdere ulteriore tempo davanti ad una transizione epocale che mette a rischio, se non governata, oltre 75 mila posti di lavoro nel nostro Paese”, ha concluso Uliano.