Il 2023 e gli auguri senza rimorso

Senza coscienza del limite non ci sarà mai più un anno che sia migliore dell'altro. In millenni di storia non abbiamo ancora imparato ad usare correttamente la ragione, eppure ci vantiamo di essere la specie intelligente

Per il 2023 occorreranno 10,3 miliardi di dollari per raggiungere 173 milioni di persone, tra cui 110 milioni di bambini, colpite da conflitti, catastrofi e crisi climatiche in tutto il mondo. A dirlo è l’Unicef che lancia diversi appelli in tutti i Paesi.

Oltre 400 milioni di bambini vivono in aree a vulnerabilità idrica alta o estremamente alta. Quasi 37 milioni di bambini in tutto il mondo sono sfollati a causa di crisi a cascata, un numero che non si vedeva dai tempi della Seconda guerra mondiale. Cinque appelli per necessità di finanziamento per il 2023 sono per: Afghanistan, Ucraina e la risposta per i rifugiati ucraini, crisi dei rifugiati siriani, Repubblica Democratica del Congo ed Etiopia.

“Oggi ci sono più bambini che hanno bisogno di assistenza umanitaria che in qualsiasi altro momento della storia recente”, ha dichiarato il Direttore generale dell’UNICEF Catherine Russell. “In tutto il mondo, stanno affrontando un mix letale di crisi: da conflitti e sfollamenti a epidemie e tassi di malnutrizione in aumento. Nel frattempo, il cambiamento climatico sta peggiorando queste crisi e ne sta scatenando di nuove. È fondamentale avere il giusto supporto per raggiungere i bambini con un’azione umanitaria decisa e tempestiva”.

All’inizio del 2022 si stimavano 274 milioni di persone che avevano bisogno di assistenza e protezione umanitaria. Nel corso dell’anno, questi bisogni sono cresciuti notevolmente, soprattutto a causa dei conflitti – tra cui la guerra in Ucraina –, della crescente insicurezza alimentare, delle minacce di carestia causate da fattori climatici e di altro tipo e delle devastanti inondazioni in Pakistan. In tutto il mondo, la recrudescenza di epidemie, tra cui il colera e il morbillo, rappresenta un ulteriore pericolo per i bambini in situazioni di emergenza.

Per chi dovesse far finta di nulla, ecco l’altra faccia dell’assurdo. Lo spreco alimentare domestico, pari 674,2 grammi pro capite, ammonta in Italia a 9,2 miliardi, una stima basata sui parametri dell’agosto 2022.

Oltre 600 miliardi di dollari (circa 620 miliardi di euro) è l’ammontare del valore stimato del cibo che ogni anno va perduto o sprecato nel mondo occidentale. Tante persone hanno troppo cibo, con la spesa per combattere l’obesità in continuo aumento nei Paesi ricchi, e troppe soffrono fame e malnutrizione. Sono 3,1 miliardi le persone in stato di insicurezza alimentare e 828 milioni quelle che soffrono la fame.

Tuttavia, le spese militari hanno registrato un aumento nel 2021 e nel 2022. Il totale stanziato in tutto il mondo per la produzione di armi e, più in generale, per la difesa, è stato pari a 2.113 miliardi di dollari. L’Italia, dal canto suo, spenderà 29 miliardi.

Dunque l’Unicef chiede 10 miliardi di dollari, spiccioli rispetto agli sprechi e alle spese per gli armamenti: 2mila miliardi per uccidere e difendersi, 600 miliardi per disprezzare il cibo, una manciata di dollari per salvare milioni di bambine e bambini. Pochi dollari di cui né l’Onu né i Paesi ricchi dispongono: una tragica beffa sanguinaria.

Ogni anno è peggio di prima, ne salvi 10 oggi, ma sai già che altri 20 ti aspettano domani. Una contabilità inquietante che non inquieta nessuno. Abbiamo perso la coscienza del limite e smarrita la consapevolezza della finitudine. “La nostra responsabilità comune per i disastri umani ai quali siamo invitati a porre riparo non è presa neanche in considerazione e non rovina la festa della reciproca assoluzione”. Abbiamo tutti bisogno di discolparci, o di giustificarci, senza alcun rimorso, ma non è così che aggiusteremo questo mondo. In millenni di storia non abbiamo ancora imparato ad usare correttamente la ragione, eppure ci vantiamo di essere la specie intelligente. Si sappia che per milioni di bambine e bambini il nuovo anno sarà peggiore del 2022, grazie alla nostra intelligenza.