Stellantis Melfi, Fiom Cgil chiede incontro urgente alla direzione

Calamita: Per effettuare le verifiche previste nell’accordo del 20 luglio 2022

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La Fiom Cgil ha inviato una richiesta di incontro alla direzione Stellantis di Melfi per effettuare le verifiche previste nell’accordo del 20 luglio 2022. Tali verifiche si rendono necessarie alla luce delle tante segnalazioni che i lavoratori hanno rivolto ai delegati Fiom Cgil. Lo fa sapere la segretaria regionale Giorgia Calamita.

“La rotazione non equa del contratto di solidarietà per alcune figure professionali -aggiunge Calamita- e la continua e repentina modifica del calendario lavorativo, il demansionamento di alcune figure professionali, la modifica dell’organizzazione del lavoro con modifiche di impostato in linea in base al mix, sono temi sollevati in questi ultimi tempi dalle lavoratrici e dai lavoratori. La riunione si rende indispensabile per affrontare e risolvere i problemi dei lavoratori e migliorare le loro condizioni di lavoro e di salute.

Riteniamo fondamentale che si apra un vero confronto con Stellantis e con le istituzioni locali, il tavolo regionale dell’automotive dovrà dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori su incertezza occupazionale, salariale e sul peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita. La transizione elettrica
ecologica e digitale dovrà essere governata con strumenti straordinari a sostegno dei lavoratori.

Non saremo complici di un processo di efficientamento e di competizione sulla riduzione dei costi che con il ricatto occupazionale – aggiunge Calamita – si sta traducendo in cancellazione dei diritti, del salario e flessibilità totale su orario di lavoro, oltre all’utilizzo massiccio dei contratti di solidarietà e alla nuova riorganizzazione dei tempi di lavoro che prevede l’aumento dei ritmi e la riduzione dei posizionati sulle linee.
È ormai fondamentale – conclude la segreteria – aprire un confronto con la direzione Stellantis Melfi per la conferma del piano industriale sottoscritto nell’accordo di giugno 2021 che confermava la produzione di quattro nuovi modelli elettrici a fronte della tenuta occupazionale dell’area industriale di Melfi”.

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