Comune di Potenza e Unibas al lavoro per la ‘Città universitaria’

Riunione Comitato Unitown al Palazzo di Città

Si è riunito nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città il Comitato ‘Unitown’, composto da rappresentanti del Comune di Potenza e dell’Università degli Studi di Basilicata. Presenti il Sindaco di Potenza, Mario Guarente, il Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata
Ignazio Marcello Mancini, il vicesindaco Michele Napoli, il dirigente comunale dell’Unità di direzione Servizi alla Persona, Giuseppe Romaniello, i componenti, per il Comune, i consiglieri comunali Ilaria Telesca, Fabio Dapoto, Pierluigi Smaldone e Piero Calò, per l’università Mario Cozzi, Mariateresa Imbriani, Mariafrancesca Armentano, Pierluigi Labella, Davide Dibono, Raffaele Maio, Giulio Grassi e Riccardo Dinuzzo.

Focus dei lavori le sei aree di intervento dell’azione del Comitato, che riguardano ‘Servizi e opportunità per gli studenti e i giovani della città’, ‘Alta formazione e valorizzazione dei saperi e delle competenze’, ‘Sicurezza, sostenibilità ambientale e ripresa post-pandemica’, ‘La dimensione e le relazioni internazionali’, ‘La città del futuro’, ‘Produzione e diffusione del sapere’. “E’ nostra intenzione, ha esordito il Sindaco, dare concretezza a quel percorso che insieme abbiamo pensato e insieme stiamo realizzando, attraverso il progetto Unitown. Ringrazio il Magnifico Rettore e tutti i presenti per condividere con noi questa ‘idea’ di Potenza del futuro, una città sempre più universitaria, che con l’Ateneo lucano vuole crescere, nella certezza che ricerca, conoscenza, cultura, impegno e capacità di mettere a frutto le proprie peculiarità, possano davvero rappresentare un volano di sviluppo per la nostra comunità”. Il Rettore, per parte sua, ha sottolineato “la potenzialità dello strumento scelto, attraverso una collaborazione e una condivisione di metodo e progetti, in grado di porci nelle condizioni di guardare agli obiettivi comuni, con occhi diversi, quelli di chi sa di rappresentare una speranza per il nostro territorio, e anche per tutti i giovani che a esso si rivolgono e in esso vengono a formarsi culturalmente e professionalmente, delineando quello che sarà il loro e quindi il nostro domani”.

Diversi i contributi degli intervenuti, introdotti dal vicesindaco che si è soffermato su come “il Comitato Unitown, possa considerarsi il luogo collaborativo determinante una efficace esecuzione dell’Accordo quadro tra il Comune di Potenza e l’Università, finalizzato a potenziare la collaborazione tra le due istituzioni. Stare al fianco della nostra Università per sostenerne l’innegabile ruolo di attivatore di sviluppo in un sistema economico dove conoscenza, cultura ed apprendimento sono fattori essenziali. Occorre lavorare insieme, Università, Regione Basilicata, Comune di Potenza, per incrementare il tasso di attrattività dell’Ateneo lucano. Oggi più che mai, le competenze si sviluppano in esperienze di studio e di lavoro, di produzione e di ricerca, locali e globali allo stesso tempo. Per questo è necessario sostenere la nascita e lo sviluppo di start up e spin off in ateneo, favorire la mobilità per studio, per ricerca e per lavoro di studenti e di docenti, internazionalizzare l’Ateneo fino a renderlo un hub europeo in alcuni settori specifici della ricerca.

L’Università è chiamata, al pari della Regione Basilicata, a un appuntamento importante, il rinnovo dell’accordo per il periodo 2025/37. La Regione Basilicata, attraverso la Leggere regionale n. 12 del 24 luglio 2006, “al fine di elevare il ruolo dell’Università degli Studi della Basilicata nella promozione qualitativa dei processi di sviluppo sostenibile della regione…., promuove la valorizzazione dell’ateneo lucano, attraverso una programmazione strategica concertata, di respiro pluriennale”. E’ all’interno di questa cornice programmatica che il Comune di Potenza può e deve proporre strategia per fare di Potenza una città universitaria, potenziando i servizi in favore degli studenti universitari, favorendo esperienze di apprendimento e di vita, promuovendo la cultura quale elemento coesivo della nostra comunità”.