“Il sudore del mio lavoro per pagare debiti che non ho”

La storia di Mauro, giovane agricoltore finito nella morsa tra il danno e la beffa

Riceviamo e pubblichiamo una lettera appello del signor Mauro Scaringella che si ritiene vittima di mala giustizia.

Egregio direttore,

mi chiamo Scaringella Mauro, nato a Terlizzi, ho 31 anni, residente in Andria. Vorrei porre alla Vostra attenzione la mia storia e i danni che sto subendo da parte della procura di trani: sono un giovane imprenditore agricolo e sono conduttore di un terreno (con un contratto registrato e trascritto) di mio padre, Scaringella Vincenzo, pensionato. Per un debito di quest’ultimo, ho subito un pignoramento del mio frutto pendente, da parte di un suo creditore, ho fatto apposizione di terzo evidenziando che quel prodotto è mio, in quanto sono titolare di un diritto reale su quel prodotto. Ottengo, inizialmente, da parte del giudice Dott. Caradonna Salvatore, una sospensiva inaudita altera parte, ma successivamente il giudice muta orientamento e rigetta l’opposizione fatta, condannandomi alle spese. Inoltre, il giudice non ha tenuto conto nemmeno del fatto che era esistente un piano del consumatore a mio carico, che ha segregato i beni aggrediti a soddisfazione del piano medesimo. Ho sopportato spese per condurre il terreno e produrre il mio prodotto e il tribunale di Trani attribuisce quest’ultimo a un creditore terzo, a me estraneo, condannandomi per di più alle spese processuali e subendo ingenti danni. Il mio avvocato Annamaria Caramia, del foro di Taranto, ha scritto una lettera al ministro di giustizia Carlo Nordio (che vi allego), nella quale denuncia il modo in cui viene amministrata la giustizia presso il tribunale di Trani. Spero di ottenere giustizia, nel frattempo vi chiedo di pubblicare la mia storia per denunciare l’abuso che sto subendo da parte del tribunale di Trani. Cordiali saluti.  Mauro Scaringella