Matteo Salvini, Donatella Merra e la fuffa servita alla Basilicata

La riapertura della statale 18 a Maratea trasformata in sceneggiata propagandistica

“Il vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini sarà presente venerdì 14 luglio all’apertura della strada statale 18 a Maratea, località Castrocucco, dove a novembre scorso si era verificata una disastrosa frana che aveva bloccato l’importante via di accesso alla località turistica. Ci sono voluti 4,5 milioni di euro interamente finanziati dal Fondo Anas per danni e emergenze, per mettere in sicurezza il versante della montagna, danneggiato dalla frana. Ora la strada sarà riaperta proprio a ridosso della stagione turistica come fortemente richiesto dal territorio.” E’ quanto dichiara Matteo Salvini attraverso un comunicato dell’ufficio stampa del suo ministero.

Ebbene, questa circostanza è emblematica di un Paese mediocre e di una Basilicata altrettanto dozzinale e anche ridicola. Riparare una strada, un costone, preservarla da frane frequenti, dovrebbe essere normale, anzi banale. Se una strada frana si sistema, a maggior ragione se si tratta di emergenza. Sarebbe questo un evento tanto straordinario tale da richiedere la presenza del vice presidente del Consiglio dei ministri al taglio del nastro? Eppure, è così. Magari perché l’Anas dipende dalle volontà di Salvini? Magari perché quel denaro occorso per la sistemazione della strada è il frutto dell’impegno di Salvini e dalla sua collega di partito assessora Merra? Ma siamo seri. I due leghisti si vendono un dovere verso i cittadini, lo mettono sul mercato dei deficienti che ci cascano e lo spacciano per successo personale.

La sceneggiata di domani 14 luglio è limpidamente spiegabile: propaganda. Vedrete Pasquale Pepe, probabile candidato leghista a presidente della Basilicata, gonfiare il petto davanti alle telecamere. Vedrete Donatella Merra, assessore regionale leghista, sorridere soddisfatta per questo grande successo della Lega. Vedrete Matteo Salvini autocelebrarsi con la solita retorica che richiama un pragmatismo di carta straccia. In fondo, niente di nuovo, è la prassi di una politica che si muove dentro le regole del cinismo propagandistico. Lo riscontriamo nei comunicati dei soliti addetti stampa zerbino i quali ancora scrivono “fortemente voluto da…”, “l’onorevole, o il consigliere, Pinco Pallo esprime soddisfazione per…”. Stupidaggini che servono a marcare l’esistenza di personaggi che nulla hanno da dire e che quando parlano nulla dicono.

Emerge, nella circostanza del 14 luglio, la solita confusione – voluta – tra ruoli amministrativi e di governo e ruoli politici all’interno dei partiti. Nella fattispecie della statale 18 a Maratea c’entrano l’Anas, il ministero dei trasporti, l’Assessorato regionale alle infrastrutture, o la Lega di Salvini?