Basilicata. In campagna elettorale tutto è lecito: ecco cosa accade dietro le quinte del Pd

Il messaggio riservato: “Sinceramente vorrei qui in questa sede esternare a voi tutti la mia profonda preoccupazione per il conflitto che si sta innescando tra la famiglia Claps e la Chiesa lucana… Se non gestito adeguatamente il sillogismo più elementare che si può determinare e cioè che il nostro è il candidato della 'curia' può alienarci simpatie e consensi”

In guerra e in amore tutto è lecito. In campagna elettorale pure. Anzi di più. Quando si è a caccia di voti si può scendere a livelli così bassi che quasi ti viene da dar ragione a quanti dicono che la “politica è una cosa sporca”. Così sporca, in taluni casi, che non si fa scrupolo ad utilizzare bambini e morti per mettere in campo le “migliori strategie” elettorali. E allora vale la pena leggerlo tutto il messaggio che un dirigente nazionale del Pd (probabilmente Roberto Speranza) ha inviato su una chat, tra sabato e domenica scorsi. Lo stesso messaggio è stato rilanciato questa mattina su una chat della direzione regionale e della segreteria dei dem da Salvatore Russillo, membro della direzione lucana del Pd.

“Buongiorno a tutte e tutti, grazie per invito. Sinceramente vorrei qui in questa sede esternare a voi tutti la mia profonda preoccupazione per il conflitto che si sta innescando tra la famiglia Claps e la Chiesa lucana. Inviterei a non sottovalutare l’impatto anche in termini di opinione rispetto al processo politico che si è innescato e che riguarda molto da vicino il nostro schieramento e la nostra collocazione interna ed esterna. Se non gestito adeguatamente il sillogismo più elementare che si può determinare e cioè che il nostro è il candidato della “curia” può alienarci simpatie e consensi. Non vi sfugge che mancano ancora due puntate di una fiction che in Italia è vista da 3 milioni e mezzo di persone e che in Basilicata è vista da uno su due e saranno puntate che accresceranno ancora di più risentimento verso una Chiesa non vista certamente come “prossima” al “prossimo”. E questo si aggiunge ovviamente alle altre criticità che ho già avuto modo di rappresentarvi. Guardate non saranno sufficienti i pullman che lunedì saranno a Roma in udienza dal Papa (si riferisce all’evento “I bambini incontrano il Papa”, organizzato da Angelo Chiorazzo per oggi, 6 novembre, n.d.r.) e nemmeno gli endorsement ad un giornale che fatica ad arrivare a qualche centinaia di copie.  Forse la strategia immaginata fino ad ora va registrata alla luce di questi eventi esterni che dovrebbero portare il nostro partito a guidare il processo e non a subirlo e questo in nome del principio di laicità e di rispetto di ruoli e funzioni. E il fatto che questo candidato continui a “pattinare” senza dire mezza parola sinceramente né aiuta né offre una spinta alla partecipazione che poi è l’unica leva che abbiamo per poter vincere lo scontro con il centrodestra. Prendete queste considerazioni come un alert costruttivo. Buona giornata”.  A voi i commenti.

Il messaggio riservato

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