Imprenditoria giovanile in agricoltura, Cia: Subito legge di promozione

Non c’è futuro in agricoltura senza interventi e strumenti ad hoc per l’ingresso e la permanenza nel comparto di nuove generazioni

Non sono certo i numeri di Unioncamere che a livello nazionale registrano in Agricoltura +12,8% nelle cariche aziendali dei giovani di età tra i 18-29enni (pari ad oltre 4mila posizioni in più) a far superare la “questione rinnovamento generazionale nei campi”. Lo sostengono Agia e Cia Potenza-Matera aggiungendo che l’agricoltura si sta dimostrando vitale e “anticiclica” dal punto di vista occupazionale, anche se i numeri del “turn over” generazionale nei campi sono ancora bassi, con gli “under 40” che rappresentano solo il 9,9 per cento del comparto e gli “under 30” che si fermano addirittura al 2,1 per cento.

“Non c’è futuro in agricoltura senza interventi e strumenti ad hoc per l’ingresso e la permanenza nel comparto di nuove generazioni. Lo abbiamo ribadito con la nostra recente mobilitazione a Roma, e continueremo a farlo per spingere al traguardo una decisiva legge nazionale dedicata”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, mentre in aula alla Camera viene presentata la proposta di legge “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore”. A fargli eco il presidente nazionale dei giovani di Cia, Enrico Calentini, che proprio nei giorni scorsi, con una delegazione Agia, ha incontrato l’On. Mirco Carloni, numero uno della Commissione agricoltura della Camera e primo firmatario del testo. Per Agia-Cia accesso alla terra, credito, lavoro, competenze e innovazione sono gli asset sui quali va costruito il futuro dell’agricoltura.

“La necessità e l’urgenza dell’ingresso dei giovani nel comparto e nelle aree rurali rappresenta la concreta possibilità del rinnovamento anche culturale di cui ha bisogno l’Italia” ha detto il presidente di Agia-Cia, sottolineando quanto l’intervento istituzionale, a sostegno dell’insediamento e del consolidamento delle imprese agricole under 40, sia fondamentale per tutto il settore a livello nazionale e, in particolare, per le zone marginali del Paese.“Ora -ha aggiunto Calentini- auspichiamo la rapida costituzione dell’ONILGA, l’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro giovanile nel settore, spazio indispensabile per il disegno delle politiche future coerenti con i tempi e con i risultati finora raggiunti”. L’Associazione spinge, in primo luogo, sul coordinamento dei diversi strumenti attivi, a livello nazionale e regionale, per l’accesso alla terra con una sola Banca delle Terre Agricole, gestita da Ismea. In linea con la risoluzione specifica del Parlamento Ue, chiede di avviare la costituzione di un “Osservatorio sui terreni agricoli”, partecipato dagli under 40 del settore e finalizzato a prevenire i fenomeni di accaparramento da parte di fondi d’investimento stranieri. Tra le riflessioni, anche la messa in discussione dei limiti europei sul de minimis agricolo per consentire il pieno utilizzo delle risorse già destinate a sostenere il costo delle garanzie per l’accesso al credito. Agia-Cia sollecita, infine, il ripristino dei voucher per le imprese gestite dai giovani, al fine di rendere più semplice i rapporti di lavoro di breve durata e torna anche sul grande impegno dell’Associazione per la valorizzazione delle competenze e la transizione digitale in agricoltura.

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