Diritto alla mobilità, in Basilicata il rischio è di restare a piedi

In un documento congiunto di Filt Cgil, associazioni e studenti criticità dei trasporti e proposte

Presentato oggi a Potenza il documento sul diritto alla mobilità in Basilicata da Filt Cgil Basilicata, Federconsumatori, Legambiente, comitato Ciufer e associazioni degli studenti. Il documento verrà consegnato all’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Dina Sileo, venerdì 15 marzo. In concomitanza, a partire dalle 10, una delegazione sarà in presidio davanti al Palazzo della giunta regionale a Potenza, in viale Verrastro.

Di seguito il testo integrale del documento firmato da Filt Cgil Basilicata, Federconsumatori Basilicata, Legambiente Basilicata,
Ciufer Basilicata, Consiglio Studenti dell’Università degli Studi della Basilicata, Rete degli studenti medi, Consulta provinciale degli studenti

La mobilitazione per i trasporti in Basilicata che vede uniti Cgil, associazioni, studenti e pendolari, nasce dall’inadeguatezza delle risposte del Governo regionale alle esigenze degli utenti e dei lavoratori del settore, aggravata dalla mancata concertazione della Regione Basilicata con gli stessi, che non ha consentito di individuare soluzioni condivise nella fase di negoziazione dei contratti di servizio con Fal e Trenitalia.

LE CRITICITÀ Le maggiori difficoltà relative al trasporto pubblico locale in Basilicata concernono la condizione e la qualità dei mezzi di trasporto, i tempi di percorrenza, la sconnessione del sistema – che dovrebbe essere intermodale (ferro-gomma) – e la programmazione dei relativi servizi che non tengono conto delle esigenze dell’utenza e dei territori. L’attuale impostazione dell’uso dei mezzi a disposizione, degli orari e della bigliettazione corrisponde a modelli degli anni novanta. Gran parte dei mezzi sono obsoleti, una fetta larga degli operatori è assunta a tempo, le tratte dei servizi su gomma sono quasi gli stessi dello scorso secolo e sono programmate dalle Province in fotocopia e tenendo conto della gestione monopolistica del Cotrab. Molte linee sono doppie, inutili e non frequentate.

In Basilicata solo poco più del 10% dei Comuni è raggiungibile direttamente via treno e secondo i recenti dati di Openpolis in Basilicata più della metà dei comuni (il 52,7%) è collocato in zone in cui la ferrovia non è né accessibile né prossima (peggio fanno solo Abruzzo e Molise). Ma la Basilicata è la regione con la percentuale maggiore di abitanti distanti dalle ferrovie (29,2%, pari a circa 158mila persone), quindi quasi un lucano su tre è praticamente impossibilitato a prendere il treno.

TRASPORTO FERROVIARIO La firma del contratto di servizio con Fal e Trenitalia per un costo di circa 60 milioni l’anno è avvenuta senza nessuna interlocuzione con le parti sociali, associazioni ed enti locali su temi delicati e che da sempre sono stato posti al governo regionale.

A nostro avviso, è cruciale comprendere le ragioni del ritardo nei lavori presso la stazione del capoluogo di regione, annunciati già per il 2023 da Rfi. La stazione di Potenza Centrale, fulcro per migliaia di turisti e pendolari, inclusi i cittadini con disabilità, rimane infatti ancora priva degli interventi necessari per garantire l’accessibilità. Dovrebbe, perciò, essere finalmente realizzato l’adeguamento strutturale per l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche al pari di quanto avvenuto nelle stazioni vicine di Castel Lagopesole, di Rionero, di Melfi, di Metaponto e Ferrandina.

L’intervento di realizzazione dell’Alta Velocità per il Lotto 1A Battipaglia – Romagnano, rappresentava un’occasione unica per superare l’isolamento della regione ed in particolare della Basilicata occidentale. Il Governo ha virato su un progetto che è un classico delle opere inutili, mentre al nord si finanzia la costruzione dell’Autostrada Pedemontana, costosa, impattante per il territorio, l’ambiente e causa di uno spreco enorme di risorse pubbliche. Un passato che continua a condizionare il presente: sono trascorsi dodici anni dalla sospensione del servizio ferroviario a causa dei lavori di ammodernamento sulla tratta Genzano-Avigliano Lucania della relazione Bari-Altamura-Potenza. I lavori sarebbero dovuti durare un solo anno. Ma dopo dodici anni di chiusura e a fronte di 23 milioni spesi, non è dato conoscere l’ultimazione dei lavori nè la data presunta di riapertura. Nel frattempo i fondi che servivano per scindere il tratto in comune di singolo binario con Rfi, sono stati deviati sui treni a batteria per i quali si sollevano dubbi. Al riguardo, appare opportuno rifinanziare l’opera con i fondi europei 2021-2027. Del tutto inascoltata la proposta di ipotesi di bretella della Tito-Auletta sull’Alta Velocità che avrebbe ridotto di mezz’ora la percorrenza per Salerno- Napoli -Nord Italia tagliando un tracciato tortuoso e risalente a prima del 1900. Non sono previsti inoltre collegamenti per l’area nord della Basilicata con servizi che partano dalla Puglia e sono limitati a Spinazzola lasciando non collegati, nonostante la ferrovia presente, paesi come Venosa fino a San Nicola di Melfi. La stessa problematica sulla fascia ionica che viene collegata di fatto solo d’estate e solo sulla direttrice ionica fino a Taranto.

Sulla relazione Bari-Matera i treni restano ancora fermi di domenica e festivi, nonostante i fondi per le corse siano ormai disponibili. Il tempo di percorrenza resta invariato, (circa due ore) e il nuovo terminal ferroviario “Gallitello” a Potenza resta chiuso. Intanto per il “raddoppio selettivo” della linea Fal Bari-Altamura-Matera occorreranno altri anni ancora, con esiti sicuramente limitati rispetto ai costi. Il risultato finale, sarà una linea ferroviaria che nasce vecchia perché scollegata dalla rete nazionale.

Otto nuovi treni “Pop” non bastano: servono tempi certi di consegna e garanzie per tutte le tratte. Le carrozze vicinali a piano ribassato sono assolutamente inadeguate per treni che devono circolare su tratti di strada ferrata che superano i 290 chilometri e affrontano un viaggio che sfiora le quattro ore e mezza. Riteniamo non abbiano le condizioni decorose per essere posti ancora in circolazione sulle linee ferroviarie di due regioni come la Campania e la Puglia. Per questo motivo chiediamo che venga assegnato a questa relazione il primo pop in arrivo in estate 2024. Per quanto concerne le FS si pone la questione della intermodalià e della verifica dei programmi Pnrr in corso per assicurare all’utenza servizi adeguati e l’occupazione dei lavoratori lucani.

TRASPORTO SU GOMMA Punto di vista privilegiato è quello degli studenti, sia universitari che delle scuole secondarie di secondo grado, che rappresentano il 50% dell’utenza del traffico su gomma. Per entrambi le maggiori difficoltà relative al trasporto pubblico locale concernono la condizione e la qualità dei mezzi di trasporto e l’assenza di un numero congruo di fermate il che comporta una diminuzione degli orari di fermata. La mancata disponibilità da parte del sistema di trasporto comporta l’impossibilità per i giovani studenti di agire nell’intento di formare e sviluppare la propria personalità e di curare le proprie relazioni interpersonali in quanto i due capoluoghi sono il centro delle attività giovanili delle due province.
I rappresentanti del Consiglio Studenti dell’Università degli Studi della Basilicata riportano di seguito le segnalazioni circa i servizi di trasporto pubblico lucano da loro utilizzati per spostarsi dalle proprie residenze per raggiungere le sedi universitarie:

1.Bonus Trasporti regionale – ARDSU
In sede di assestamento di bilancio nel novembre 2023 il bonus trasporti è stato inopinatamente derubricato con il voto contrario di Smaldore. Il bonus trasporti è una delle primarie azioni concrete per favorire la mobilità degli studenti, soprattutto pendolari e fuori sede, che affollano il nostro ateneo
2. Si segnala che in Basilicata non è presente alcuna offerta o sconto sul titolo di viaggio (biglietto di corsa semplice o abbonamento) del trasporto regionale. Gli studenti, in ogni fascia d’età, sono il 75% dei viaggiatori pendolari
3. Si segnala che la connessione del trasporto extraurbano tra le due città capoluogo è totalmente assente su ferro e insufficiente su gomma. Un efficiente collegamento tra Potenza e Matera, unite dalla condivisione delle sedi dell’Università degli Studi della Basilicata, costituirebbe un ruolo strategico per il pendolarismo di docenti e studenti tra le due sedi dell’UniBas.

Rete degli studenti medi Nell’analisi dello stato dei trasporti del territorio gli aspetti dirimenti da considerare sono: la qualità dei mezzi, la loro manutenzione e le condizioni di viaggio per i passeggeri. Spesso i mezzi, nello specifico gli Autobus Extraurbani del servizio scolastico di COTRAB non rispettano condizioni minime di accettabilità affinché il mezzo possa contenere i passeggeri in maniera efficiente e confortevole. Non di rado infatti vengono segnalate da studenti e studentesse infiltrazioni d’acqua nei mezzi, porte e sedili danneggiati. Come dimostrato nell’inchiesta “Ripartiamo!” del 2020 della Rete degli Studenti Medi, lo studentato lucano avverte forte la problematica della condizioni dei mezzi. Infatti su tutte le linee analizzate almeno un intervistato su tre pensa che la problematica vada risolta.

È quindi evidente che il parco mezzi lucano non è ancora in grado di offrire un viaggio confortevole agli studenti. Le tratte coinvolte sono quelle che interessano i territori della Val d’Agri, del Vulture e della Valle del Mercure. Un altro problema endemico della nostra regione è il collegamento tra le città e i piccoli centri, è infatti frequente che aree del nostro territorio vengono completamente dimenticate quando si prevedono infrastrutture e trasporti di collegamento con i centri più grandi della nostra regione, Potenza e Matera. Vengono registrate ad esempio: la mancanza totale di linee tra Matera e l’intera Provincia di Potenza e a una mancanza importante tra la Valle del Mercure e
Potenza dove è prevista soltanto una linea di andata, ma nessuna nel senso contrario. è inaccettabile che i territori più piccoli della nostra regione vengano lasciati indietro, la mancanza di collegamento è un freno allo sviluppo dei territori, della crescita e della diffusione della cultura in regione.

PROPOSTE

• È prioritario operare sul potenziamento dell’intermodalità coordinata con la rete di trasporto regionale, anche attraverso soluzioni più innovative, come la creazione di hub di trasporto multimodali e l’integrazione di servizi di mobilità a chiamata, facendo uso della tecnologia per migliorare la pianificazione dei viaggi e ridurre i tempi di attesa.
• Completo rinnovo del parco mezzi, in modo da aumentare i posti e assicurare condizioni più dignitose
• Decarbonizzazione del parco automezzi circolante attuando in tempi brevi i diversi programmi d’investimento per il rinnovo del parco rotabile automobilistico impiegato per i servizi di TPL extraurbani e urbani e la sostituzione con veicoli a basso impatto ambientale
• Revisione delle linee extraurbane, soprattutto in orario scolastico e di entrata-uscita da lavoro, per aumentarne la frequenza o istitituirne la presenza
• Sharing mobility utilizzando le risorse già assegnate con il D.M. 417/2022, alla Basilicata (circa 700mila euro) per progetti di mobilità condivisa a basso impatto ambientale sia per i residenti delle aree rurali che per quelli delle aree urbane
• Chiediamo che la Regione Basilicata, in quanto ente di indirizzo, intervenga prontamente allo scopo di accelerare l’iter per l’integrazione tariffaria e modale per l’intero territorio lucano.
• Chiediamo la rimodulazione delle tratte, degli orari, dei costi dei biglietti e degli abbonamenti, insieme agli incentivi e al rinnovo del parco mezzi: questi l’obbiettivo centrale del confronto anche in attesa dello svolgimento della gara europea per il Tpl regionale fortemente avversato dal monopolio Cotrab
• Riduzione del costo titolo di viaggio riservato agli studenti prevedendo una riduzione regionale per la fascia d’età superiore ai 14 anni
• Potenziamento del servizio di collegamento tra i due capoluoghi di regione
• Istituzione di servizi di collegamento Potenza – Aereoporto Salerno costa D’Amalfi e aumento dei servizi Matera – Bari Palese
• Assegnazione di un mezzo POP a partire dal 1 aprile sulla direttrice Taranto Napoli
• Ripristino di alcune fermate Trenitalia: è il caso a Potenza della fermata nei pressi del Polo scientifico di Macchia Romana a Potenza del servizio sostitutivo di Trenitalia PZ311, PZ313, PZ310
• Istituzione di un tavolo tecnico composto dalle parti interessate,compreso Ardsu, per definire le misure e gli interventi necessari
• Istituzione di un osservatorio autonomo dalle istituzioni regionali sulla mobilità e trasporti in Basilicata

Un momento della presentazione del documento

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