Consorzio Asi, sindacati: “Intollerabile silenzio della Giunta regionale”

"A rischio stipendi e occupazione"

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Usb, Ugl e Findici in una nota denunciano le mancate risposte da parte della Giunta regionale lucana sulla situazione dei lavoratori del Consorzio Asi di Potenza. Di seguito il comunicato stampa integrale. 

“Siamo indignati e fortemente preoccupati per le sorti dei lavoratori del Consorzio Asi che, da oggi, non sanno quale sarà il loro destino. Un destino che non si prospetta molto favorevole visti i tempi impiegati dalla Giunta per costituire la società Api Bas che dovrebbe, insieme ad altri organismi, garantire una collocazione ai lavoratori del Consorzio Asi.

La legge Regionale infatti, all’articolo 1, pone in capo alla Giunta Regionale la costituzione della società Api Bas, entro 30 giorni dall’entrata in vigore, e la conseguente nomina dell’Amministratore unico. Sono trascorsi ormai oltre 3 mesi e nulla si è mosso, nulla si è consumato, solo la nomina del Commissario Liquidatore del Consorzio, ma questa da sola non basta a mettere al riparo i lavoratori dell’ente che hanno ad oggi ottenuto solo la liquidazione di una mensilità (quattordicesima).

Non sono state ancora corrisposte le mensilità di aprile e maggio e, a breve, potrebbero ricascare nuovamente nel baratro se non transitano nella nuova società o presso altri enti, così come previsto dall’articolo 8 della stessa legge. Non è più accettabile e tollerabile tale situazione e la Giunta Regionale tutta si prenda le sue responsabilità e proceda celermente nei suoi adempimenti. Nei giorni scorsi siamo ricorsi al Prefetto e, successivamente, abbiamo attivato un sit-in di protesta sotto la Regione, ma ad oggi ancora nulla si è concretizzato. A rischio ora non sono solo gli stipendi dei lavoratori del Consorzio, ma il loro posto di lavoro.

Per tutte queste ragioni e per poter finalmente delineare un futuro stabile a questi lavoratori si chiede al Presidente Bardi un incontro urgente chiarificatore, prima che la situazione precipiti definitivamente. Una cosa è certa: non può permanere questo silenzio, la Giunta non può non risponderci e soprattutto non può ignorare questi lavoratori che sono pronti a riprendere la mobilitazione nel caso permanga ancora tale indifferenza”.