Matera, ancora problemi e prese in giro sulla discarica di La Martella foto

Materdomini (M5S): "Approssimazione e mancanza di programmazione politica creano danni ai cittadini"

E’ stata una delle nostre più lunghe e storiche battaglie, quella per chiudere la discarica di Matera e puntare su un ciclo sostenibile di raccolta e trattamento dei rifiuti. Ma la discarica a La Martella è ancora lontana dall’essere considerato un capitolo chiuso, tutt’altro. Sono passati otto anni da quando il M5S di Matera ha portato a Matera Paul Connett per parlare della strategia Rifiuti Zero e 4 anni  da quando ha depositato una petizione europea per la chiusura della pericolosa e obsoleta discarica materana.

Oggi, la richiesta del sindaco di un intervento da parte della Regione Basilicata è infatti da leggere come una ennesima sconfitta e riprova che in tutti questi anni, nulla è stato fatto per risolvere il problema. Ma oltre al danno ambientale e ai pericoli per la salute è alla fine arrivata la beffa: la città di Matera Capitale Europea della Cultura è sotto procedura di infrazione dalla stessa Europa proprio a causa della discarica e dei suoi 53.000 mc. di rifiuti abbancati alle porte della città da oltre 10 anni.

Ancora una volta l’approssimazione e la mancanza di programmazione politica creano danni ai cittadini materani; che fine ha fatto la proposta dell’ing. Boeri per mettere a norma la discarica e soprattutto, l’amministrazione De Ruggieri cosa intende fare del sito al borgo La  Martella?

In questi anni sono stati spesi centinaia di migliaia di euro dei contribuenti materani in consulenze, incarichi e affidamenti diretti per tentare di risolvere il problema ma tutto ciò’ pare sia  servito soltanto alla politica a elargire soldi pubblici a professionisti e ditte, senza alcun risultato positivo e definitivo.

Cosa è cambiato rispetto alle dichiarazioni fatte dal sindaco a marzo 2018 quando diceva che eravamo vicini alla bonifica della discarica? Di chi sono le responsabilità della situazione di stallo in cui ci si trova oramai da anni senza riuscire a trovare una soluzione?

Naturalmente chi ne subisce le conseguenze sono le tasche dei cittadini materani che anche nel 2018 dovranno sborsare oltre 11 milioni di euro per la TARI, a fronte di una situazione ai limiti della legalità nella discarica e a un servizio, in proroga perenne, che non consente di avviare un percorso virtuoso di recupero e riciclo dei rifiuti.

Da dieci anni la situazione è sempre la stessa, per quanto tempo ancora dovremmo denunciare questo immobilismo? Probabilmente manca la volontà politica nel risolvere il problema, o peggio le giuste capacità per farlo. 

Antonio Materdomini M5S Matera