Minaccia querela, Rosa risponde all’avvocato Spera: “Gaffe e caduta di stile”

Il consigliere regionale: "Quegli incarichi non andavano dati"

Leggo sui giornali della minaccia di querela dell’avvocato Spera. Non è la prima e non sarà neanche l’ultima. Spero, quindi, che queste brevi riflessioni non siano viste come una tentativo di scoraggiamento alla legittima indignazione della persona offesa dal mio comunicato. Persona offesa che, da ciò che ho letto, mi pare non sia l’avvocato Spera ma tutt’al più il fratello. E per uno che mi sembra puntiglioso nella sua conoscenza del diritto parrebbe una gaffe non scusabile; a meno che non esista una proprietà transitiva dell’offesa, di cui non sono a conoscenza non essendo un avvocato.

Caro avvocato, non voglio dilungarmi troppo e, quindi, le dico solamente che io non sono un avvocato, non scrivo difese, non devo pertanto spiegarle che un atto può essere legittimo giuridicamente ed illegittimo politicamente ed eticamente.

Del resto, la Regione dà conferma di quanto dico nel momento in cui, come affermato dalla Franconi stessa, in data 14 ottobre 2014, “Successivamente all’entrata in vigore della DGR 168/2014, ossia successivamente all’11.2.2014, è stato richiesta all’Azienda, nelle vie brevi ed informali, di rivedere per ragioni di opportunità le proprie scelte” e quando la Regione invia “formale richiesta all’Azienda di revoca entro 7 giorni dall’invito”, degli incarichi, anche di quello di suo fratello.

Quegli incarichi non andavano dati in un momento in cui “per le finalità connesse al contenimento e alla riduzione della spesa per il personale dell’azienda del sistema sanitario regionale” si tira la cinghia. Ma li hanno dati e hanno fatto curriculum. Non sono giuridicamente illegittimi? Poco rileva. Sono comunque atti di dubbia opportunità politica ed etica. Atti moralmente e politicamente illegittimi, se preferisce.

In ultimo, visto che è un avvocato, mi permetta un’ultima domanda: come mai si è sentito in dovere di precisare che ha assistito gratuitamente il candidato Mattia? Lo sa che excusatio non petita accusatio manifesta? E poi che caduta di stile! Il volontariato si fa ma non si dice. Se è sincero, ovviamente.

Gianni Rosa, Fratelli d’Italia