Policoro, Giovani democratici presentano mozione antifascista

"Organizzazioni di area neofascista, razziste e xenofobe nelle nostre città stanno utilizzando spazi pubblici con l'autorizzazione delle istituzioni democratiche e nel silenzio di tutti”

Mai più concessioni di immobili, sale istituzionali, spazi pubblici e strutture comunali ad organizzazioni o associazioni che si richiamano all’ideologia fascista o che facciano riferimento a discriminazioni razziali, etniche, religiose o sessuali.

E’ il contenuto della mozione presentata dai Giovani Democratici di Policoro, tramite il consigliere comunale del Partito Democratico Francesco Mitidieri, inserita all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale della città jonica che si terrà martedì 28 maggio.

Soddisfatti i ragazzi dei Giovani Democratici i quali, tramite il proprio segretario Pasquale Labollita, ci tengono a sottolineare: “Il fascismo si manifesta in diverse forme e spesso in maniera subdola, incitando all’odio razziale e alle discriminazioni e ripresentandosi ciclicamente in momenti storici di forte disagio sociale ed economico. È fondamentale ribadire che la Repubblica, nata dalla Resistenza, deve essere difesa a tutti i livelli e in tutte le circostanze. Non si può più tollerare lo spazio che organizzazioni di area neofascista, razziste e xenofobe si stanno ritagliando nelle nostre città, utilizzando spazi pubblici con l’autorizzazione delle istituzioni democratiche e nel silenzio di tutti”.

Secondo la mozione, denominata “Condanna delle organizzazioni neofasciste e misure da attuare contro ogni eventuale presenza neofascista organizzata”, tutte “le domande per la concessione di spazi ed aree pubbliche dovranno contenere la specifica dichiarazione con la quale il richiedente attesti di essere a conoscenza e di impegnarsi a rispettare la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana secondo la quale è vietata la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista; l’articolo 3 della Costituzione Italiana; la legge n° 645 del 20 giugno del 1952 e la legge n.205 del 25 giugno 1993, vietando categoricamente tali spazi, suoli pubblici e sale di proprietà del Comune a coloro i quali non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, xenofobi, razzisti e omofobi.

Qualora la mozione dovesse essere approvata, Policoro diverrebbe il primo comune della provincia di Matera ed il terzo in Basilicata, dopo Lavello e Sasso di Castalda, a dichiararsi antifascista e a porre un argine istituzionale alla forte deriva neofascista che sta colpendo il nostro Paese.

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