Vaglio Basilicata, si costituisce il comitato Ehpa: “No all’impianto di biometano”

Pronti a iniziative per difendere il territorio

L’Ehpa Basilicata si arricchisce di un nuovo Comitato locale con la nascita di Ehpa Vaglio Basilicata, dopo il Comitato di Oppido Lucano, quello di Sant’Angelo Le Fratte.

Il Comitato Ehpa Vaglio B.  è nato per rispondere alla necessità impellente di difendere il territorio confinante con Vallone Calabrese, San Luca Branca e Contrada Tiera per impedire la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano da rifiuti ovvero dal trattamento della Forsu (Frazione organica rifiuti solidi urbani) dell’impianto di separazione dell’impianto per la produzione di biometano mediante trattamento anaerobico della Forsu, del tipo a digestione anaerobica con fermentatori a flusso continuo.

L’impianto e dimensionato per smaltire 20˙000 t/anno di Forsu per produrre gas metano, un progetto che intende assorbire la produzione annua della città di Potenza e di parte del comprensorio costituito dai Comuni limitrofi che hanno deciso di partecipare ad una gestione condivisa dei rifiuti il tutto nel sito del dismesso di impianto di trattamento termico dei rifiuti. Il progetto non è frutto della pianificazione della città di Potenza bensì di un investimento su scala nazionale di Eni con partner quali la Cassa Deposito e Prestiti, Terna e Fincantieri.

Premesso che in una valle chiusa quale è la zona a confine tra Vaglio B. e la città di Potenza, con attività commerciali e della ristorazione in un raggio di 200 metri vi è la concreta  probabilità che in entrata ci siano substrati contaminati e, in uscita, quelle di contaminare l’atmosfera circostante sia per il flusso continuo di mezzi pesanti sia per i rifiuti maleodoranti e mefitici che da essi perverrebbero relativamente ai rifiuti trasportati, va altresì sottolineato il rischio collegato sia alle cariche batteriche Funghi, batteri, virus non sono inattivati completamente, tant’è che studi internazionali  hanno stabilito che Scarti animali e vegetali di vario tipo e provenienza, Forsu, fanghi di depurazione variamente mescolati rappresentano un cocktail molto pericoloso e le cariche batteriche non si azzerano neppure dopo un trattamento di digestione anaerobica. Il tutto per produrre anche dai rifiuti del gas mentre l’intero Pianeta è indirizzato verso la sostituzione dei combustibili fossili con energia “pulita”.

La Basilicata continua ad essere arroccata nel pensiero Hub energetico gas e petrolio. Il rischio in Basilicata non viene mai preso adeguatamente in considerazione, quando c’è di mezzo un presupposto di profitto, in questi casi, sistematicamente, il rischio è negato, anzi quel rischio viene gestito da esperti assoldati e di parte quindi cointeressati al business il tutto aggravato dall’accondiscendenza di apparati dello Stato, della Regione e delle agenzie che vanno a rimorchio. 

Vogliamo parlare di altro? Vogliamo evidenziare il rischio sempre presente quando si produce gas del rischio collegato di  esplosioni? E quindi del rischio sicurezza derivante da un attività che produce gas ed ha cisterne ad alta pressione in un area definito zona rossa per l’alto rischio idrogeologico? 

L’assurdo di questa operazione è soprattutto la cancellazione dalla memoria storica,  l’intera area è nota per grave rischio idrogeologico nella quale si sono susseguiti nel corso degli anni,  frane e smottamenti di grave entità, basti ricordare lo smantellamento e la ricostruzione della Galleria a servizio della rete Ferrovie dello Stato (RFI ex FS) denominata Calabrese rifacimento dovuto ad una frana che aveva reso instabile la medesima al punto di dover ricorrere a giunti e pali di consolidamento lato monte e tiranti, con lo lo svuotamento di tutto il terreno soprastante la galleria e quindi l’intera ricostruzione della stessa.

A Monte del Vallone Calabrese e precisamente in località Pallareta collassò un pozzo esplorativo petrolifero ed a causa della frana anche il piano di campagna del pozzo venne interessata da frana. Nell’area che precede ovvero Complanare Varco Izzo. La strada SS 407 Basentana nel corso degli anni è stata più volte oggetto di consolidamento ad opera dell’Anas a causa di frane che interessavano la sicurezza stradale con consolidamenti realizzati nel corso degli anni che hanno interessato  la zona compresa fra la strada stessa,  la sottostante ferrovia ed il fiume Basento.

Nella parte lato monte di fronte al territorio del Comune di Vaglio Basilicata e precisamente in località San Luca Branca è noto da decenni una instabilità che ha prodotto  grandi dissesti lungo l’intero percorso che dalla città porta alla frazione, frane che hanno interessato persino l’Inceneritore di Potenza.

L’elenco degli interventi resisi necessari per ristabilire sicurezza e viabilità nel corso degli ultimo 30 anni è rinvenibile sui quotidiani dell’epoca e probabilmente presso gli archivi dei costi sostenuti dal Comune di Potenza per interventi spesso realizzati con somma urgenza.

Ehpa, unitamente a Liberiamo la Basilicata, ha inoltrato formale richiesta di accesso agli atti unitamente, al sindaco della città di Potenza e al Dirigente dell’Ufficio tecnico, ribadendo altresì  che sulla questione della realizzazione di un nuovo impianto di trattamento della FORSU nell’area già interessata dall’impianto di depurazione è stata fatta una interrogazione anche al Comune di Vaglio Basilicata dal Gruppo Consiliare Vaglio in Movimento che ha ottenuto una risposta in data 08/04/2019 dal sindaco nella quale non è data per certa la realizzazione dell’Impianto e nel caso di presentazione del progetto presso gli uffici del Comune di Vaglio Basilicata l’Amministrazione ne porterà a conoscenza tutti i cittadini tramite pubblici convegni affinché possano essere adottati tutti gli atti idonei a salvaguardare i residenti delle zone limitrofe all’impianto e in particolare del territorio di Vaglio (Zona Tiera).

Il Comitato Ehpa Vaglio Basilicata è pronto ad allertare l’intera popolazione di Vaglio e contrade di Potenza in aree confinanti nel caso dovessero intravedersi operazioni legate alla realizzazione dello sciagurato progetto comunicando sin da adesso anche l’eventuale possibilità di manifestazioni e sit in sulla strada di grande comunicazione SS 407 Basentana. La salute e la sicurezza della gente non si toccano e non si distruggono numerose attività commerciali per la sete continua di profitti di multinazionali unita all’insensibilità di apparati della Regione e dello Stato.

Ehpa Basilicata- Vaglio