Caso Giovanni Conte. Il sindaco di Ruoti risponde al presidente della Provincia di Potenza

"Provvederò ad informare il Prefetto ed il Ministero competente"

Riceviamo, e pubblichiamo integralmente, la lettera aperta del sindaco di Ruoti al presidente della Provincia di Potenza.

Gent.mo, Presidente,
con la presente voglio innanzitutto evidenziare come il rispetto delle istituzioni e delle donne è motivazione primaria del mio intervento che ha visto interessare la Provincia di Potenza tra gli altri enti preposti.
Ebbene Presidente, il mio intervento vuole in ogni modo e con ogni mezzo difendere e non ledere la “credibilità” dell’Ente da Lei rappresentato riconoscendo a tutti i dipendenti della Provincia il giusto ringraziamento per il lavoro svolto.

I concorsi in particolare, in Basilicata, sono da sempre oggetto di attenzione e sono vissuti da chi vi deve partecipare con apprensione e sfiducia nei confronti delle istituzioni per cui è necessario che la Pubblica Amministrazione orienti le procedure concorsuali alle regole della trasparenza, principio generale dell’attività amministrativa, per fare in modo che il cittadino le affronti nel modo più sereno possibile.

Ed infatti, è proprio nei concorsi che la trasparenza e la chiarezza assumono ancora più importanza, ai fini della par condicio dei concorrenti e della parità di trattamento e di non discriminazione.
Per fare in modo che ciò avvenga è evidente che la trasparenza deve essere il principio cardine da perseguire nell’interesse comune di tutti gli attori e che si interseca in un discorso più generale della gestione della cosa pubblica.

Quello che ho evidenziato è emerso dalla lettura dei provvedimenti pubblicati sul sito istituzionale della Provincia di Potenza, infatti, dal contenuto degli stessi è possibile evincere tutto quanto esposto nella mia nota inviata alla stampa, ed in particolare la determinazione di approvazione degli ammessi al concorso (tra gli altri la figlia del Segretario-Presidente) e la determinazione di nomina della commissione di esame e quindi quella di autonomina di Presidente da parte del Segretario Conte. Nella sua risposta, che ho avuto modo di leggere attentamente, mi informa e ci informa (i lettori) che la dott.ssa Conte ha rinunciato alla partecipazione al concorso.

In merito a questo è appena il caso di evidenziare come da nessuna parte si evince che vi è stata rinuncia da parte di alcuno e, a conferma di ciò, nella determinazione DSG n. 149 del 24-01-2023 di nomina della commissione infatti viene richiamata la determinazione DSG n. 4 del 04-01-2023 di ammissione dei candidati al concorso già approvata con incluso il nominativo della dott.ssa Conte.

Ebbene, in ossequio al principio della trasparenza amministrativa, a seguito di rinuncia da parte della candidata, sarebbe stato opportuno che l’ufficio preposto provvedesse a riapprovare, con apposito provvedimento, l’elenco dei candidati ammessi dando atto del nominativo della candidata rinunciataria, e che tale determinazione fosse richiamata nel citato provvedimento di nomina della commissione, cosa che non è avvenuta.
È singolare però, me lo consenta, che venga strumentalizzata la mia denuncia, sminuendola nella sostanza ed evidenziando il comportamento virtuoso della figlia del dott. Conte.

Nel suo comunicato, infatti, Lei afferma che “La dott.ssa Francesca Conte, pur non essendo obbligata, prima dell’inizio delle prove (il 14.01.2023) e addirittura prima che il padre assumesse la presidenza della commissione, ha trasmesso una nota al protocollo dell’ente mediante la quale ha espresso la propria volontà di rinunciare alla partecipazione al concorso ritirando la propria domanda”.
La dott.ssa Francesca Conte certamente non era obbligata a comunicare la sua volontà di rinunciare alla procedura concorsuale de qua solo nel caso in cui il padre non avesse avuto intenzione di nominarsi presidente della commissione e, se lo ha fatto, come Lei Presidente afferma, “addirittura prima che il padre assumesse la presidenza della commissione” è solo per rimuovere ex ante una causa di incompatibilità in cui sarebbe incorso il proprio congiunto. Sinceramente, quello che ci si sarebbe dovuti aspettare è esattamente l’opposto e quindi garantire alla donna-figlia di partecipare al concorso nominando Presidente della commissione un terzo.

Ma vi è di più Presidente, solo in virtù di quella trasparenza e quella tranquillità che bisogna infondere nel cittadino che partecipa al concorso sono a rappresentare, e lo farò con altra nota all’ill.mo Prefetto, quello che denunciavo in merito all’opportunità di far ricoprire tale ruolo di presidente di commissione e segretario generale dell’ente al dott. Giovanni Conte a seguito di quanto è emerso dalla sentenza del TAR e dalla sezione del CSM con riferimento al suo ex ruolo di Magistrato che in particolare sottolineava come “nella qualità di giudice onorario esprimeva comportamenti non in linea al rigore etico che si addice alla figura giuridica” ed ancora il CSM definisce la sua “una condotta incline a metodi disinvolti e certo non in linea con il rigore etico che si richiede a chi svolge funzioni giurisdizionali, anche onorarie“ .

Per meglio spiegare, evidenziavo come su quanto emerso sollevavo una questione: Orbene come può il dott. Conte ricoprire il ruolo di Segretario della Provincia di Potenza e di segretario comunale in tanti comuni? Come può svolgere il ruolo di Presidente delle commissioni in tanti concorsi pubblici, se il giudizio del CSM definisce la sua “una condotta incline a metodi disinvolti e certo non in linea con il rigore etico che si richiede a chi svolge funzioni giurisdizionali, anche onorarie“?

Mi chiedevo in merito a questo come potesse, indisturbato, il dott. Conte continuare a svolgere il ruolo di Segretario della Provincia e quindi sedere nei vari incontri con magistrati, Prefetto, Presidente della Provincia o della Regione e ancor più, come potesse giudicare lui, come Presidente di Commissione di esame ai concorsi, i cittadini che si presentano? Quale fiducia verso un Presidente di Commissione con tali inclinazioni?
Mi sarei aspettato risposte in tal senso che purtroppo non ci sono state.  Ad ogni buon conto al fine di ricevere tali risposte provvederò come anzidetto ad informare il Prefetto ed il Ministero competente. Firmato il sindaco Francesco Gentilesca