Le false promesse del Presidente Bardi

Dal “bonus gas” al bonus “ lucani via dalla Basilicata”

Con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, la Basilicata è diventata meta di pellegrinaggio dei big del variegato panorama politico italiano. L’andirivieni da Roma è insistente e in tanti rivendicano il diritto di decidere per noi Lucani chi deve essere il Presidente per i prossimi cinque anni, ma perché per così pochi elettori tutti si contendono la nostra regione? Lo ha ben capito il Presidente Bardi che ha trovato qui un oceano di ricchezze naturali da gestire e, pertanto, rivendicando l’amore per i Lucani, si ripropone per il secondo mandato. Sostiene di tenere a noi, peccato che, appena arrivato, non si sia fidato neanche di un lucano come addetto stampa e per altre posizioni di vertice!

Chi lo abbia malconsigliato non è dato saperlo, certo è che, a parte il periodo elettorale, del nostro pensiero non si è mai preoccupato al punto da non consultarci neanche prima di esprimersi sul disegno di legge riguardante l’autonomia differenziata. Ha negoziato per noi il bonus gas, ma dalle ultime informazioni, posticipa al dopo elezioni eventuali conguagli… Ha inviato, insieme all’Assessore all’Ambiente Cosimo Latronico, al Ministro  Pichetto Fratin la richiesta di  un bonus energia in cambio di un ulteriore aumento di  rinnovabili e non importa che la nostra regione sia già stata violata in modo selvaggio a danno del settore primario, della pace sociale e con il totale silenzio delle associazioni di categoria e dell’Assessore all’agricoltura. Dobbiamo ammettere che il Presidente Bardi, per noi, è un vero pater familias, preso atto che sta per regalarci anche un bonus acqua; ma il Presidente è anche un Generale e come tale dovrebbe soffermarsi sulle esternalità negative di tutti questi bonus a medio lungo termine. Si è reso conto del prezzo pagato dalle nostre fragili infrastrutture (strade) per il transito di tanti veicoli pesanti? Si è mai chiesto quanto varrà la terra di Basilicata, devastata da ragnatele aeree e sotterranee? I suoi bonus compenseranno il danno patrimoniale che intende ulteriormente produrre? Ha letto il rapporto di produzione delle rinnovabili tedesche, insufficienti a garantire l’autonomia energetica per l’inaffidabilità climatica? È consapevole che siamo ancora senza una legge di tutela delle acque, proposta da anni dalla Prof.ssa Albina Colella? E il piano paesaggistico promesso che fine ha fatto?

Sicuramente attende che tutte le imprese soddisfino i loro interessi, poi, se rimane qualche angolo… Eppure, il Presidente Bardi, il 16 maggio 2019, ricevendo alcuni rappresentanti delle Associazioni contro l’eolico selvaggio, disse a tutti noi di essere informato sullo scempio in atto, di conoscere la questione critica della Trasversale lucana di Terna, salvo, poi, vedersi a Napoli con l’A.D. di Terna Donnarumma per decidere cosa? Ci promise un cambiamento radicale della politica di gestione territoriale e in tal senso basterebbe potenziare le pale esistenti o utilizzare tutti i tetti e le aree marginali per il fotovoltaico, ma sembra che questo non lo abbia proprio valutato e che si vada verso la perdita dell’autosufficienza alimentare. Presidente, Lei, di questo passo, prima o poi, ci proporrà anche il bonus “Via dalla Basilicata”, ma lo stesso sarà talmente misero per come sono abituate a trattarci le multinazionali che certamente non potremo raggiungerLa a Posillipo. Rimarremo prigionieri in una terra che Lei, ed altri prima di Lei, hanno maltrattato senza un minimo di pianificazione razionale. Chiudo invitando tutti i Lucani a sentirsi liberi e a non permettere più che la Basilicata continui ad essere terra di conquista anche per posti in Parlamento o in regione per tutelare interessi propri o di persone vicine. Ad Majora Amici Liberi Lucani, Porzia Fidanza