Matera torni al voto: la parola ai cittadini dopo l’uscita della Lega dalla maggioranza Bennardi

Dichiarazione dei coordinatori cittadini di Volt, Marilisa D’Ercole e Giovanni Albanese. La replica del sindaco Bennardi

Se gli impegni assunti con i cittadini hanno ancora un senso ed un valore, il sindaco di Matera, Bennardi ed il suo vice Materdomini rassegnino subito le dimissioni: senza alcun indugio e senza sperimentare alchimie degne della peggiore politica.

L’uscita del capogruppo consiliare della Lega, Francesco Lisurici, fa venire meno anche i numeri che tenevano aggrappati sindaco e assessori alle loro poltrone. Ricorrere a nuovi accordicchi con pezzi della minoranza non risolverà le questioni amministrative della città, che vive soltanto della quotidiana routine garantita dal lavoro di funzionari ed impiegati comunali; mentre è completamente assente l’indirizzo politico, se non per l’assegnazione di appalti rispetto ai quali la “fu maggioranza” sembra avere sviluppato una particolare attenzione, come ad esempio per i bandi per la gestione del verde.

Un capoluogo come Matera – con la sua storia, il blasone e l’attrattività – non merita di restare abbandonata a se stessa ancora per due anni, alla mercè di incapacità e pressapochismo.

Nella consapevolezza che il sindaco e gli assessori hanno migliaia di buone ragioni (espresse in euro) per restare inchiodati alle poltrone, Volt rivolge un appello a tutti i consiglieri comunali  e ai partiti affinché non si prestino all’ennesima operazione al ribasso, e restituiscano invece la parola ai cittadini già in occasione dei prossimi appuntamenti elettorali delle Regionali e delle Europee. Sin qui la dichiarazione degli esponenti delle opposizioni, Il sindaco di Matera, Bennardi ha così replicato alle dimissioni do Lisurici: “La coalizione che i cittadini di Matera hanno votato tre anni fa rimane ancora al governo della città, pur con alcune defezioni causate da una indisponibilità del sottoscritto a sottostare a vecchi giochi di potere. Andiamo avanti fino a quando ci sono le condizioni, convinti di operare per il bene della città, abbiamo già conseguito diversi obiettivi e molti altri sono in cantiere. In tre anni, nonostante l’ingessatura amministrativa prodotta dalla pandemia prima e dal PNRR e dal numero esiguo di dipendenti che oggi i Comuni dispongono, siamo riusciti a sbloccare regolamenti e problematiche annose, in ultimo il progetto del Parco integrato di Serra Rifusa, e con uno sguardo proiettato al futuro, una visione di benessere, sostenibilità, innovazione e rigenerazione urbana. Oggi si affacciano le elezioni regionali, importantissima opportunità democratica a cui tutti noi guardiamo con interesse, per consolidare o ricostruire una proficua interlocuzione tra la città Capitale europea della cultura e il più importante ente sovracomunale a livello locale. Matera si offre in tal senso come città traino sotto tutti i punti di vista, sociale, culturale, turistico ma anche politico. Può partire da Matera quel cantiere valoriale che non vuole parlare di nomi; non vuole parlare del “chi”, ma insistere sul “cosa”, su quale visione alternativa oggi si possa offrire per i giovani, contro lo spopolamento, per la sanità, l’ambiente e il lavoro. Può partire da Matera quel “campo giusto”, necessario per rilanciare la Basilicata a livello internazionale.”