La Basilicata va a rotoli e i lucani stanno a guardare

L’ennesima fregatura è dietro l’angolo. I cittadini dovrebbero scendere in piazza e ribellarsi, chiedere nuove elezioni subito, prima che questi filibustieri facciano danni peggiori

La brace, o la padella, come preferite, del centro destra lucano a trazione leghista, mostra oggi tutti i suoi limiti politici. Limiti che si sono radicalizzati nel tempo di pochi mesi dall’insediamento della Giunta guidata da Vito Bardi.

I forti contrasti all’interno della compagine di centro destra, che in parte avrebbero frenato l’azione di governo, oggi emergono a galla con maggiore limpidezza e drammaticità. Lo scontro a cui abbiamo assistito l’altro giorno in Consiglio regionale tra esponenti della maggioranza e tra esponenti dello stesso partito – la Lega – sembra ipotizzare l’epilogo di un’esperienza ormai fallita, come era nelle nostre previsioni.

La scintilla che ha infiammato lo scontro è stata accesa nella discussione sulla mozione di sfiducia al dg dell’ospedale San Carlo e sulle criticità nella gestione della sanità. Accuse e “pizzini” lanciati dal leghista Zullino hanno scatenato la reazione dei suoi stessi colleghi alleati, leghisti compresi.  Benzina sul fuoco anche nella discussione sulla gestione della grave situazione in cui versa il trasporto pubblico.

C’era da aspettarselo. Lo annunciamo da tempo. Una maggioranza appiccicata alla meglio per vincere le elezioni sull’onda del salvinismo, una paccottiglia di personaggi e sedicenti politici in cerca d’autore e di prebende, un programma elettorale inesistente, un’orda di assaltatori interessati al carro del vincitore, questo era il biglietto da visita di un centro destra che prometteva il cambiamento (in peggio).

Eppure, molti lucani si sono lasciati ingannare. Le questioni rimaste aperte prima delle elezioni sono tuttora aperte per causa di un governo che gira su se stesso, agitando soluzioni che mai arrivano, sventolando un piano strategico che non si vede e una visione di cambiamento e di futuro che non esiste. Intanto la Basilicata va a puttane, mentre loro se le danno di santa ragione sulle quisquilie di condominio.

Sarebbe opportuno chiedere scusa ai cittadini e tornare a votare. Tuttavia, sarà difficile. Più facile prevedere un inciucio in grande stile, un rimpasto pasticciato, una nuova maggioranza di responsabili “per il bene della Basilicata”. L’ennesima fregatura è dietro l’angolo. I lucani liberi e ragionevoli dovrebbero scendere in piazza e ribellarsi, chiedere nuove elezioni subito, prima che questi filibustieri facciano danni peggiori.