Il sindaco di Lavello: siete un giornale spazzatura. Ma non risponde alle domande

La butta in politica, fa la vittima del solito complotto, ma non chiarisce i fatti narrati nella nostra inchiesta

Ci sono politici che, quando un giornale fa le domande, rispondono con le previsioni del tempo. È il caso del sindaco di Lavello, Sabino Altobello, al quale attraverso una nostra inchiesta giornalistica, ancora in corso, abbiamo posto una serie di domande alle quali i cittadini si aspettano risposte chiare, inequivocabili, di merito.

Il sindaco di Lavello, invece, preferisce fare il comizio retorico sul suo profilo Facebook per denunciare il complotto di un gruppo di malvagi che, attraverso il nostro giornale, vorrebbe infangare la città di Lavello e i suoi cittadini.

Altobello parla di dossier e materiali consegnati alla nostra Redazione da ignobili suggeritori locali che vogliono colpire, non il sindaco pro-tempore, ma il buon nome e la reputazione dei lavellesi. Insomma, è il secondo tentativo di Sabino Altobello, di buttarla in caciara e in politica per confondere l’opinione pubblica. E lo fa insultando e calunniando la nostra testata e quindi i nostri giornalisti, con gravi affermazioni gratuite e false.

Caro sindaco, negli articoli pubblicati fino ad oggi, ci sono domande precise. Risponda. Le domande e i fatti narrati riguardano lei e altri che la circondano. I cittadini di Lavello e la città di Lavello c’entrano nulla.

I documenti che gli “ignobili” ci passerebbero di nascosto, sono tutti pubblicati sul sito del Comune, accessibili a chiunque sappia usare un computer. Ci fermiamo qui, non dobbiamo spiegare a lei il lavoro di ricerca e di documentazione che fanno i nostri giornalisti.

Le diamo una bella notizia. Lavello è abitata da persone operose e per bene. Tant’è che appena apparsa la notizia dell’assunzione di sua figlia in tanti ci hanno scritto e in tanti si sono recati nella nostra Redazione per segnalare fatti e circostanze da indagare. Alcuni lo hanno fatto in forma anonima, altri ci hanno messo la faccia. Stia certo, abbiamo fatto le nostre verifiche, cestinando molte lettere e segnalazioni. E le diamo anche un’altra notizia, tanti cittadini di Lavello che si sono trasferiti altrove in altre regioni, hanno voluto fornirci un contributo nella ricerca dei fatti. Abbiamo dunque le nostre fonti orali e documentali anche grazie al coraggio, all’onestà, dei cittadini di Lavello.

La invitiamo a rileggere gli articoli con maggiore attenzione e senza pregiudizi. Capirà che le nostre inchieste raccontano fatti, e che sulla base di quei fatti ognuno è libero di farsi l’opinione che ritiene. Lei però non può limitarsi alle opinioni, lei deve rispondere alle domande.

E se crede davvero che abbiamo scritto falsità, calunnie, insinuazioni, ci quereli.