Petrolio. Il dubbio dell’inganno: Eni e Total usano il trucchetto?

Non sappiamo se a Viggiano e a Tempa Rossa i controlli sull’inquinamento siano falsati, ma sappiamo che è possibile

Si può inquinare senza che nessuno se ne accorga? Esiste un metodo che pare sia utilizzato in molti impianti industriali, non solo petroliferi. E allora, che succede nel territorio lucano?

Facciamo prima parlare Eni sul Cova di Viggiano, che in questo caso parlerebbe anche a nome di Total-Tempa Rossa. “La fiaccola, anche conosciuta come torcia, è un sistema in grado di garantire la piena sicurezza dei lavoratori e degli impianti nel momento in cui c’è la necessità di chiudere o isolare parti di impianto. La torcia è paragonabile a uno scaldabagno dove una fiammella pilota rimane sempre accesa (quasi invisibile) e in caso di necessità attiva la fiaccola. Nel caso del Cova (e di Tempa Rossa, ndr) in condizioni normali di funzionamento, la fiaccola brucia una quantità minima di gas naturale (gas dolce, simile a quello utilizzato in ambito domestico) che alimenta una fiamma pilota pressoché invisibile. (…) Pertanto, gli eventi di maggiore visibilità della fiaccola rispondono pienamente a logiche e tecnologie di sicurezza, vòlte a prevenire tempestivamente situazioni di potenziale pericolo per il personale presente in impianto.”

 Bene, ma c’è un problema

Il monitoraggio delle emissioni, specie di H2S e SO2, mortali e cancerogeni, avviene 24 ore su 24 con strumentazione interna ai centri olio e con strumentazione esterna (quella di Arpab). Non sempre l’incidente è spettacolare come una fiammata, i superamenti di soglia delle emissioni avvengono abitualmente, spesso invisibili e impercettibili. Dunque ciò che viene registrato nei sistemi interni corrisponde al vero? La risposta è che non lo sappiamo.

Un apparecchio che misura una determinata emissione, va controllato tutte le settimane, a volte si effettua più di un controllo al giorno. È come regolare l’ago della bilancia ogni volta che ci si pesa. È chiaro che se l’ago è posizionato prima dello zero, la bilancia ci illude facendoci credere più magri. I sistemi di controllo, come la bilancia, vengono sottoposti a regolazioni massime e minime, per creare una scala di misura utile.

Ammettiamo pure che l’ago della bilancia corrisponda al punto zero del contatore e che quella bilancia non sia usurata né guasta da qualche parte, il rischio del “dato falso”, non è superato. Esiste un altro sistema per raggirare i controlli?

Il pronto soccorso della manutenzione

Durante le manutenzioni, i dati raccolti nel sistema, per ragioni di interferenza, non sono considerati validi, ed è un’ottima possibilità per effettuare un superamento di convenienza, persino incontestabile da Arpab, perché avvenuto durante lavori di manutenzione. Inoltre, l’arco di tempo entro cui avviene l’attività manutentiva non è sempre registrata dai sistemi.

Dunque la “tattica” è semplice. Si chiama l’azienda appaltatrice e le si chiede di iniziare lavori di manutenzione in modo tale che si possa mascherare in tutto o in parte un eventuale superamento dei limiti delle emissioni e comunque per fare in modo che i dati in quelle ore o giorni non siano validi. Non sappiamo se questa “trucchetto” venga applicato a Viggiano e a Tempa Rossa, sappiamo che è possibile. E sappiamo anche che in più occasioni critiche le multinazionali si sono giustificate con “lavori di manutenzione in corso”.

E dunque, qualcuno dalle parti di via Anzio questa criticità l’ha messa in conto?

Fiammata Tempa Rossa